La chemioembolizzazione trans-arteriosa convenzionale (c-TACE) prevede l’iniezione selettiva di un singolo chemioterapico oppure di una combinazione di differenti chemioterapici, emulsionati in un mezzo di contrasto oleoso (Lipiodol) e solo successivamente seguiti dalla somministrazione di una sostanza embolizzante nell’arteria irrorante il tumore.
L’obiettivo è quello di ottenere una elevata concentrazione del farmaco chemioterapico all’interno del tumore associato alla privazione dell’ossigeno per il tumore stesso legato all’embolizzazione.
Tuttavia il Lipiodol non è in grado di rilasciare in maniera lenta e progressiva il chemioterapico e per questo motivo sono state sviluppate nuove tecniche con microsfere precaricate con farmaci chemioterapici.
La caratteristica di queste microsfere è di rilasciare il chemioterapico nel tumore per un periodo sufficientemente lungo di tempo riducendo per tale motivo i livelli plasmatici del chemioterapico e quindi riducendo i potenziali effetti sistemici della terapia.
Questa terapia, conosciuta con il nome di drug-eluting beads trans-arterial chemoembolization (DEB-TACE) viene anche utilizzata nel trattamento delle metastasi epatiche, ad esempio da carcinoma colorettale, da tumore della mammella, da carcinoide ed anche per altre forme di tumori primitivi del fegato quali il colangio-carcinoma.
Tecnica
- Stadio intermedio (BCLC stadio B o Child/Pugh classe A/B con HCC > 5 cm o multifocale senza invasione vascolare o metastasi a distanza
- La invasione vascolare e una controindicazione relativa dal momento che molti autori convengono sulla opportunità di effettuare la chemio embolizzazione anche in presenza di invasione vascolare visto il basso rischio di infarto epatico nel caso di un’embolizzazione super selettiva
- Ca colon-retto
- Carcinoide
- Ca mammella
Controindicazioni
- Bilirubina >2 mg/dL
- Lattato deidrogenasi >425 mg/dL
- AST >100IU/L
- Classe C Child-Pugh