Con il termine di termoablazione polmonare si fa riferimento ad una tecnica che prevede il posizionamento di una sonda a livello di un nodulo polmonare con caratteri di malignità e confermato generalmente da una preliminare biopsia percutanea; nel campo della radiologia interventistica questo avviene generalmente per via percutanea sotto guida TAC e nei centri ad elevata tecnologia con sistemi di navigazione.
Le metodiche utilizzate nel campo la termoablazione polmonare sono:
- Termoablazione radiofrequenza (RFA)
- Termoablazione a microonde (MWA)
- Crioablazione (CRA)
Compito del radiologo interventista sarà quello di scegliere la metodica più idonea per il trattamento di una determinata lesione e tale criterio di scelta dipenderà dalla sede, dalle dimensioni, dall’adiacenza rispetto ad altre strutture quali strutture vascolari e/o bronchiali di calibro superiore a 3 mm.
La procedura può essere svolta in sala TAC o nelle sale ibride e prevede la presenza inderogabile dell’anestesista che a seconda delle differenti realtà potrà effettuare una sedazione profonda oppure una anestesia generale a discrezione dell’operatore. Nella maggior parte dei casi la procedura viene preceduta da una biopsia che può essere effettuata prima oppure il giorno stesso della procedura a conferma della natura tumorale del nodulo.
La durata del ricovero è normalmente di due notti.
Nei pazienti sottoposti a terapia antiaggregante o anticoagulante bisogna ricordare che bisogna inderogabilmente:
- Sospendere cardioaspirina o Clopidogrel 5 gg prima della procedura;
- Anticoagulanti di ultima generazione da sospendere fino a tre giorni prima della procedura;
- Eparina a basso peso molecolare (EBPM) da sospendere 12 ore prima evitando la somministrazione serale la sera prima dell’intervento
Indicazioni al trattamento ablativo:
- Stadio I NSCLC, quindi tumori primitivi < 4 cm non candidabili all’intervento chirurgico o alla SBRT; i risultati migliori si hanno per lesioni < 2cm
- Metastasi da tumore del polmone, da colon-retto, sarcoma, tumore del rene, melanoma
Potranno poi essere considerate altre indicazioni sulla base delle aspettative del paziente, sempre comunque da condividere con lo specialista di riferimento anche sulla base del quadro clinico ed evolutivo della malattia oncologica.
Controindicazioni:
- ≥ Stadio II NSCLC
- Presenza di metastasi a distanza
- Coagulopatia non corregibile
- Performance status > 2
- Aspettativa di vita < 1 anno
- Mancato nullaosta anestesiologico per insufficienza respiratoria di grado avanzato
Complicanze:
- Pneumotorace, versamento pleurico che non richiedono drenaggio 50%
- Pneumotorace, versamento pleurico che richiedono drenaggio 20%
- Complicanze maggiori intraprocedurali: emorragia che richiede trasfuzioni oppure embolizzazione; lesioni di un nervo o diaframmatica: 2%
- Complicanze tardive: pleurite, polmonite, ascesso polmonare, fistola bronco-pleurica: 2%
- Mortalità: 0,5%