Le malformazioni vascolari semplici sono suddivise in malformazioni a basso flusso, che includono le forme capillari, venose e linfatiche, e quelle ad alto flusso che includono le malformazioni arterovenose e le fistole arterovenose.
Indicazioni
A basso flusso
Le malformazioni vanno trattate in relazione ai sintomi che sono generalmente rappresentati dal dolore e dal gonfiore; scopo della terapia locale sarà quello di ridurre le dimensioni e quindi la compressione esercitata sulle strutture circostanti. Molto raramente l’unica indicazione può essere rappresentata da problemi di natura estetica indicazione tuttavia da evitare nella maggior parte dei casi.
Alto flusso
L’intervento sarà indicato per ridurre problematiche connesse a questo tipo di malformazione quali l’ischemia ed il possibile sanguinamento. Come nel caso delle malformazioni a basso flusso le indicazioni al trattamento saranno il dolore ed il gonfiore così come le eventuali ulcerazioni correlate alla patologia.
Controindicazioni
- Allergia al mezzo di contrasto
- Impossibilità ad effettuare anestesia generale
- Gravidanza
- Inaccessibilità alla malformazione intravenosa
Trattamento
Nel caso delle malformazioni a basso flusso nella maggior parte dei casi si ricorrerà alla puntura diretta guida ecografica con iniezione di sostanze sclerosanti che determineranno progressivo riduzione dimensionale della malformazione. In casi più avanzati si ricorrerà anche a trattamenti avanzati di embolizzazione. Nei casi recidivanti una valida soluzione negli ultimi anni è rappresentata dalla ctioablazione soprattutto nel caso divisioni di piccole dimensioni dei tessuti molli.
Nel caso delle malformazioni ad alto flusso si ricorrerà all’embolizzazione per via trans-arteriosa che determinerà la chiusura delle arterie afferenti alla lesione ma anche delcosiddetto ”nidus” che rappresenta la porzione più centrale della malformazione. Nelle forme miste sarà anche eventualmente necessario ricorrere alla sclero-embolizzazione combinata della componente venosa.
La maggior parte delle procedure sarà effettuata in regime di sedazione profonda ma in alcuni casi sarà necessario ricorrere anche alla anestesia generale.
Complicanze
- Malformazioni basso flusso: tromboembolia, necrosi cutanea, dolore prolungato a livello della sede del trattamento.
- Malformazioni ad alto flusso: embolizzazione non target che consiste nella migrazione delle sostanze embolizzanti utilizzate al di fuori dell’area da trattare, tromboembolia, sanguinamento e necrosi